Allevamento Rispettoso è un marchio di certificazione destinato innanzitutto agli allevamenti che osservano i requisiti in materia di benessere e qualità della vita degli animali allevati.
I prodotti non trasformati, come ad esempio la carne, le uova o il latte, derivanti da questi allevamenti possono esibire il marchio Allevamento Rispettoso, comunicando all’acquirente che gli animali da cui provengono hanno vissuto una vita degna di questo nome. Anche i prodotti trasformati, come ad esempio il formaggio, i dolci alla crema o la pasta all’uovo, possono esibire il marchio Allevamento Rispettoso, a patto che tutte le materie prime di origine animale impiegate derivino da allevamenti certificati. Le attività di ristorazione e, in generale, di somministrazione possono richiedere di essere certificate e di entrare nel circuito Allevamento Rispettoso, garantendo ai clienti prodotti di alta qualità, legati al territorio, naturali e soprattutto lontani dalle logiche industriali che mortificano la vita.
Scegliere un prodotto a marchio Allevamento Rispettoso significa non essere complici di uno sfruttamento degli animali che ne sacrifica la salute, lo sviluppo completo e armonioso, la libertà di movimento, l’integrità fisica, gli innati schemi comportamentali.
Con l’espressione “benessere animale”, in zootecnia, si è soliti indicare la condizione degli animali rispetto alla presenza/assenza di malattia e sofferenze, intese anche come dolore, stress e paura. Numerose norme tutelano il benessere animale e definiscono regole e requisiti minimi per l’allevamento, il trasporto e la macellazione, mentre sono in fase di studio precisi indicatori di benessere che ci consentiranno di …
il New York Times ha inserito Farmageddon tra i migliori libri del 2014. Non è un caso. L’autore è Philip Lymbery, direttore generale di Compassion in World Farming che scrive a quattro mani con la giornalista Isabel Oakeshott.
In viaggio tra Europa, Stati Uniti, Asia e Sud America, Lymbery tratteggia uno scenario catastrofico in cui agricoltura e allevamenti intensivi, l’una a sostegno dell’altro, spingono interi ecosistemi verso il baratro.